“Un modo nuovo di guardare all’antico problema della nostra esistenza.” E. Donnall Thomas, premio Nobel Idee semplici hanno spesso cambiato radicalmente il modo in cui percepiamo il mondo: basti pensare a quello che ha comportato la scoperta che la Terra, anziché piatta, fosse rotonda. Robert Lanza, famoso in tutto il mondo per i suoi importanti studi sulle cellule staminali, ci propone con l’aiuto dell’astronomo Bob Berner un nuovo, significativo cambio di prospettiva: se fosse la nostra esistenza a creare l’universo, e non viceversa? Passando da una concezione dell’universo che mette al centro la fisica a una biocentrica, la vita smette di essere una semplice miscela casuale di carbonio e altri elementi. Secondo questo nuovo approccio, è solo nel momento in cui la materia diviene cosciente di sé e comincia a osservare l’esistente che l’universo muta la propria natura: dallo stato indeterminato di probabilità a quello di concreta presenza. Ciò che percepiamo come realtà non sarebbe dunque altro che un prodotto della coscienza, scoperte scientifiche incluse: ipotesi che sembrano oggi confermate sia dalla teoria quantistica sia da alcune scoperte della biologia e delle neuroscienze. Partendo da questi nuovi studi e dai sempre maggiori dubbi che sorgono sulla fisica del nostro universo, Lanza rivoluziona le idee che oggi abbiamo del tempo, dello spazio e – perché no? – della nostra stessa esistenza.