Leggere Kipling è un po' come immaginarsi sotto una palma di noci di cocco a guardare la frenetica vita dell'India, dei suoi vicoli e dei bazar con gli odori forti delle spezie e i colori sgargianti delle vesti. Quella che descrive è l'India che conobbe da bambino e poi da uomo: una terra dai mille contrasti, divisa tra la grandezza dell'Impero e la povertà della sua gente, dall'impossibilità per le razze e i sessi di incontrarsi e superare barriere invalicabili, dalla dolce e avvolgente seduzione dei suoi paesaggi e dalla terribile minaccia del tifo, del colera e delle febbri stagionali. Ma è anche una terra di magia dove i luoghi del sogno e dell'immaginazione divengono realtà e un bambino, allevato dai lupi nella giungla, può fare amicizia con una pantera nera, un orso bruno e un enorme pitone. È una terra dove un fanciullo bianco diventa discepolo di un monaco tibetano e, attraverso i luoghi mitici della tradizione religiosa, intraprende un viaggio verso un misterioso fiume purificatore per essere arruolato come spia nel Gran Gioco del Servizio segreto britannico. Questa antologia, a cura di Viola Papetti, raccoglie alcuni dei racconti più belli di Rudyard Kipling, I Libri della Giungla e Kim, svelando gli aspetti peculiari del grande scrittore e della sua opera da un punto di vista storico, politico e linguistico.