Prima di diventare S.S. Van Dine, Willard Huntington Wright era un brillante intellettuale newyorkese, laureato alla Harvard University, autore di un romanzo sperimentale, “The man of promise”, che i critici giudicarono con grande favore. All’età di 35 anni si ammalò di tubercolosi e, costretto a letto, i medici gli consigliarono di abbandonare il lavoro e di dedicarsi a letture “amene” come il romanzo poliziesco. L’argomento lo appassionò a tal punto, che Wright decise di scrivere una “storia del giallo”, e di cimentarsi nel genere con un romanzo, “La strana morte del signor Benson”. Pubblicato con lo pseudonimo S.S. Van Dine, in esso per la prima volta si affacciava sulle scene della detective story l’esteta, intellettuale, aristocratico, snob, cultore d’arte e di molto altro ancora: Philo Vance.