Sempre coi tuoi occhi

Questa volta Venturi mi ha spiazzato! Già, non pensavo minimamente che avrebbe potuto donarci un altro pezzo di vita dei suoi (e nostri) amati personaggi da un punto di vista così diverso. Confesso che all'inizio della lettura mi sono sentito un po’ spaesato, poi ho pensato che la cosa sarebbe durata per il solo primo capitolo, poi… mi è piaciuta tanto. Non sono da tempo un “YA” ma dopo aver conosciuto il primo romanzo di questo ciclo non ho potuto fare a meno di continuare a leggerlo, quindi in questo ultimo (forse ultimo solo per adesso?) lavoro mi sono sentito più vicino al protagonista, meno osservatore, e ho trovato ulteriore conferma che non si finisce mai di crescere. Ho ricollegato molti punti delle vicende lette nei precedenti libri e visto altri aspetti dei personaggi, ma questa è la parte meno importante, come sempre l’esplorazione profonda dell’animo del protagonista è il fuoco che scalda costantemente la lettura. I dubbi, le incertezze, le paure, l’amore nascosto, sono pensieri e sentimenti che non ci abbandoneranno mai. È vero, hanno sempre un motivo, uno valido, per esserci e potremo forse crearci una corazza con il passare del tempo ma alla fine dobbiamo imparare ad affrontarli, necessariamente. Ma non pensate che sia tutta negatività, introspezione, ricerca interiore e crescita del solo protagonista, c’è anche molta vita rappresentata dalla famiglia, dagli affetti e soprattutto dal coprotagonista, un giovane che già conosciamo, molto intelligente e sensibile che… non fatemelo dire, non voglio dare troppi indizi, leggetelo. Se avete letto i precedenti non potete lasciarlo da parte, se non li avete letti potete anche cominciare da qui.

Bello