Tradimenti, giochi di potere e intrighi nel mondo di internet: da un professionista del settore, un thriller sui rischi associati alla concentrazione e allo sfruttamento dei dati strettamente personali che ogni giorno affidiamo al web. Stephen Thorpe è un informatico giovane e brillante. Tanto brillante da aggiudicarsi un ambitissimo stage presso Ubatoo, un colosso informatico della Silicon Valley che è allo stesso tempo motore di ricerca, sistema di localizzazione, circuito di pagamento, gestore di posta elettronica e di telefonia mobile: impossibile vivere nel mondo contemporaneo senza consegnargli ogni giorno una miriade di informazioni sui propri interessi, desideri, punti deboli. Il gruppo di data mining cui appartiene Stephen setaccia gli immensi database di Ubatoo per costruire profili degli utenti da sfruttare a fini commerciali, con un vincolo di assoluta riservatezza. Quando il suo capo gli chiede di collaborare con un’associazione per la difesa delle libertà civili, lo stagista si presta in buona fede, convinto che si tratti di tutelare la privacy dei cittadini ingiustamente tartassati dal governo in nome della sicurezza nazionale. Ma nulla è come sembra e l’ingenuo Stephen si trova invischiato in una trama più grossa di lui, fra buoni samaritani, agenti governativi ed estremisti, tutti interessati a una cosa sola: mettere le mani sui dati. Sul filo della suspense, Silicon jungle descrive dall’interno il funzionamento di una grossa azienda informatica e affronta il tema scottante dei limiti etici del data mining, svelando le falle del sistema che custodisce i dati sensibili di un terzo degli abitanti del pianeta.