Totem e tabù, un’opera che ha acquistato, secondo Kerényi, «non solo presso i freudiani ma anche in cerchie più vaste l’importanza di un sostituto credibile del mito biblico del peccato originale», apre il volume, che si conclude con il celebre caso clinico dell’uomo dei lupi. Attraverso la ricostruzione dei remoti episodi all’origine di questa nevrosi infantile, Freud riafferma, contro Adler e Jung, l’importanza della sessualità infantile nella genesi delle psiconevrosi. È ispirato alla polemica contro i dissidenti anche il saggio Per la storia del movimento psicoanalitico. Introduzione al narcisismo è fondamentale per i successivi sviluppi teorici della psicoanalisi. Il Mosè di Michelangelo testimonia l’interesse di Freud per l’arte anche in quegli anni di intenso lavoro di elaborazione teorica.
Sigmund Freud (1856-1939) pubblica nel 1899 L'interpretazione dei sogni, l'opera che svela i meccanismi di funzionamento dell'inconscio: è la nascita della psicoanalisi, di cui gli scritti della maturità innalzeranno l'edificio dottrinale. L'edizione delle sue Opere è apparsa presso Bollati Boringhieri a cura di Cesare L. Musatti (12 voll. 1966-1980).