Trovarsi, d'improvviso, chiusi in casa; indossare, malvolentieri, i panni di semplice "spettatrice" della vita; è così che si sveglia la protagonista di questa storia, una mattina dopo l'altra, mentre la pandemia dilaga incontrollabilmente. Affacciata su un mare d'asfalto, dalla finestra della sua cucina, che disegna una cornice perfetta nel cielo di Roma, inizia a partecipare alla vita di chiunque finisca nel suo campo visivo: un uomo bizzarro e il suo cane, una donna dalle misteriose movenze, una ragazza alienata... La folle impresa di comprendere i giochi di ruolo dei suoi dirimpettai e la necessità stringente di vivere esistenze altrui, piuttosto che la sua, la coinvolgono a tal punto che sarà difficile o, forse, impossibile tornare indietro: in pochi secondi ritrova e riperde se stessa, in un incubo che prosegue ad occhi aperti.