«Un thriller di rara forza» - Michael Connelly -
«Impossibile non paragonarlo a John Grisham: intelligente, ricco di colpi di scena, coinvolgente, "Il sonno della giustizia" è un romanzo da non perdere.» - Alafair Burke -
Quando diventi una pedina nel gioco di uno degli uomini più potenti d'America, non hai scelta: devi giocare la partita. Fino alla fine.
È il diciotto giugno, alle undici e quarantasette di sera, quando il cervello di Howard Wynn, anziano e scomodo giudice della Corte Suprema, smette di funzionare. Ma nulla è casuale, nella vita del giudice Wynn: la sua carriera è stata una partita a scacchi, e la prossima mossa - anche dal coma in cui è precipitato - è già pronta sulla scacchiera. E si chiama Avery Keene.
Avery è una giovane avvocatessa, assistente di Wynn, con una famiglia complicata e pochi santi in paradiso: con un misto di umiltà e ambizione, ha lavorato sodo per arrivare dov'è. E, adesso che il suo capo è in coma, si ritrova in una posizione scomodissima: perché Wynn, a sua insaputa, l'ha nominata sua tutrice legale.
Ora la vita e la morte del vecchio giudice sono nelle sue mani. E non solo.
Perché sono molti i segreti che Wynn, dal suo scranno nel cuore del potere, ha visto passare davanti a sé. Segreti che l'hanno portato a condurre un'indagine riservata, rimasta inconclusa, e destinata a mettere in ginocchio persone molto importanti, compresa la più importante di tutte: il presidente degli Stati Uniti. Ad Avery non resta che scoprire - indizio dopo indizio, sapientemente disseminati dal giudice - di che indagine si tratti, e quale debba essere la prossima mossa. Perché è chiaro che una sola cosa conta davvero: la verità. Quella che il giudice Wynn era arrivato così vicino a conoscere, e senza la quale il destino dell'America non potrà che essere nerissimo.