Da una carrellata di personaggi reali Massini crea un ventaglio di nuovissimi sostantivi, verbi, aggettivi, talmente efficaci da farti venir subito voglia di usarli nel parlare quotidiano. Ed ecco dunque sfilare l'inventore della penna a sfera László Biró (da cui birismo), i tenaci guerriglieri cileni Mapuche (che porteranno al verbo mapuchare), ma anche mostri sacri come Leonardo e Galileo, Leopardi e Kafka, passando per nobili del Seicento e miniere sudafricane, instancabili bugiardi e scienziati camerieri.
Dopo lo straordinario successo di Qualcosa sui Lehman e dopo aver riscritto Sigmund Freud con irriverente libertà creativa, Stefano Massini ci incanta di nuovo con i suoi magistrali affreschi narrativi: è il tratto distintivo del suo essere un autore indefinibile, sopra ogni genere, acclamato come una rockstar nei massimi festival culturali italiani e nel suo seguitissimo appuntamento televisivo su La7 all'interno del talkshow "Piazzapulita".
Con questa fucina di nuove parole l'autore si conferma un vulcanico rabdomante di storie, il cui istinto narrativo dipinge l'infinito labirinto di voci di cui risuona l'animo umano.