Storia internazionale della Resistenza italiana

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Gius.Laterza & Figli Spa
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Um þessa rafbók

La Resistenza in Italia è stata anche una guerra civile tra italiani, ma lo è stata all'interno di una guerra europea e mondiale. Ed è per questo che tra i partigiani troviamo combattenti di moltissimi paesi diversi che lottarono assieme contro il nazismo e il fascismo. Una storia a lungo trascurata e che oggi, a ottant'anni dalla Liberazione, possiamo finalmente riscoprire.

Nella Resistenza italiana, parte integrante di un conflitto globale che travolge i confini nazionali e spazza vite e destini ai quattro angoli del pianeta, hanno combattuto migliaia di persone – non meno di 15-20.000 – che italiane non erano. Le nazionalità sono decine: statunitensi e britannici, neozelandesi e sudafricani, jugoslavi e francesi, libici, etiopi, eritrei e somali, e poi tedeschi, sovietici, polacchi, cecoslovacchi, ebrei stranieri. Sono spinti alla lotta da una pluralità di motivazioni e da una molteplicità di percorsi individuali, che vanno dall'internazionalismo consapevole – di chi ad esempio ha alle spalle la guerra di Spagna e una lunga militanza politica – alla semplice ricerca di una via di salvezza individuale. Ma si trovano coinvolti nello stesso spicchio di guerra mondiale e nello stesso periodo, e sullo stesso lato della barricata, saldando le loro traiettorie con quelle degli italiani e di comunità tradizionalmente perseguitate come quelle rom e sinte. Perché se il nazifascismo ha avuto un'indubbia efficacia è stata quella di saper compattare le file di chi gli si è opposto ed è stato sconfitto proprio perché hanno combattuto, fianco a fianco, più generazioni di uomini e donne, di ogni credo politico e religioso, ceto sociale e di ogni nazione.

Contributi di Enrico Acciai - Valeria Deplano e Matteo Petracci - Eric Gobetti - Isabella Insolvibile - Mirco Carrattieri - Laura Bordoni - Liliana Picciotto - Luca Bravi

Um höfundinn

Carlo Greppi, storico, ha pubblicato numerosi saggi sulla storia del Novecento. Per Laterza cura la serie "Fact Checking", inaugurata dal suo L'antifascismo non serve più a niente(2020), ed è autore anche di 25 aprile 1945 (2018), Il buon tedesco (2021, Premio FiuggiStoria 2021 e Premio Giacomo Matteotti 2022) e Un uomo di poche parole. Storia di Lorenzo, che salvò Primo(2023,Premio TIR-The Italian Review, tradotto in spagnolo, olandese e francese e in corso di traduzione in inglese e russo).

Chiara Colombini lavora presso l'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti", di cui è responsabile scientifica, e fa parte del comitato scientifico dell'Istituto nazionale Ferruccio Parri. Ha curato, tra l'altro, Resistenza e autobiografia della nazione. Uso pubblico, rappresentazione, memoria (con Aldo Agosti, Edizioni SEB27 2012) e Scritti politici. Tra giellismo e azionismo (1932-1947) di Vittorio Foa (con Andrea Ricciardi, Bollati Boringhieri 2010). Per Laterza è autrice di Anche i partigiani però… (2021) e Storia passionale della guerra partigiana (2023).

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