Dall’autore de “Le 48 leggi del potere” Gli esempi riportati in Strategie. Le 33 leggi per vincere sono numerosissimi, e ne includono di famose come anche la follia e il genio di tanti protagonisti della storia che vanno da Annibale a Napoleone, da Lord Nelson a Margaret Thatcher, ma anche di meno noti samurai e diplomatici vari. Ogni capitolo, accompagnato ai margini di ogni pagina da fitte citazioni tratte dalla letteratura mondiale, è dedicato al miglior modo per risolvere un particolare problema. Affrontare uno scontro con un gruppo non motivato, ad esempio, oppure sprecare energie combattendo una battaglia su più fronti o ancora trovarsi coinvolti in situazioni da cui non sappiamo più uscire o in cui la realtà e i nostri piani non coincidono. Greene ci offre tanto strategie offensive – per mantenere l’iniziativa e potere di negoziazione – quanto difensive – per rispondere con fermezza ai pericoli intuendo le mosse del nemico o evitando scontri che sappiamo di non poter vincere. I grandi strateghi hanno sempre dimostrato qualità distintive: prudenza, abilità, equilibrio e calma, nonché la ferma consapevolezza che un carattere razionale, intuitivo e pieno di risorse ha sempre il sopravvento su chi si lascia intimorire o prendere dal panico, su chi non ha idee e spirito di iniziativa. Le lezioni, le tattiche e le chiavi del successo sono innumerevoli, e vanno dai saggi orientali ai generali tedeschi dell’epoca moderna. La maestria di Greene, già dimostrata nel best-seller Le 48 leggi del potere e ne L’arte della seduzione, è quella di adattare la sapienza militare di millenni alle dinamiche socio-lavorative del nostro mondo, ricavandone così un libro insolito e geniale nel fornire tutte le «munizioni» psicologiche per evitare fallimenti e riuscire nelle complesse relazioni della società odierna.