La storia del tango è la storia dei sobborghi di Buenos Aires, storia dell'anima del popolo argentino, dei suoi Caffè, delle sue Accademie, dei suoi poeti. Oltre le frontiere, il tango sbarca in Europa, viene legittimato e osannato a Parigi, rientra in patria più che mai trionfante e glorioso. Eppure, il suo percorso è faticoso, problematico, tra molteplici difficoltà proiettato verso lo sviluppo di una nuova narrativa al servizio esclusivo della società e dei suoi strati più umili. E dunque è il cammino per un'Argentina in trincea, attraversata da una estrema voglia di riscatto, tra degrado ed emarginazione, incubi e visioni di libertà. Da attenti osservatori del quotidiano, i suoi autori cantano il malessere degli abitanti con cuore e intelligenza, lottano per l'affermazione dei diritti umani e della sovranità popolare con l'arma della loro arte. Diventano la voce dei più deboli, che in ogni poesia del tango ritrovano parte di una trama insieme personale e collettiva: passioni, emozioni, tradimenti, speranze, sogni, dolori e delusioni. Il lavoro è una breve disamina del genere dal punto di vista linguistico, letterario e sociale, con riferimenti a opere, personaggi, testi, critica, e con una minuziosa rilettura della lingua parlata, il lunfardo, finalmente spogliata dalle categorie di subcultura e identificata nella sua qualità di lingua letteraria.