Tess dei d’Urberville

Feltrinelli Editore
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528
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Con "Tess dei d’Urberville", Thomas Hardy ci regala l’ultima grande eroina dell’epoca tardo-romantica, resa immortale non solo dalla letteratura ma, nei decenni successivi, dal cinema e dal melodramma. Romanzo di forte impatto emotivo, definito, a piÃđ riprese, “vile”, “pieno di falsità”, ma anche esaltato come il “piÃđ potente tra i romanzi fin qui pubblicati dall’autore”, "Tess" ha, fin dal suo apparire, diviso critica e lettori e allarmato schiere di bigotti e moralisti che inorridivano all’idea di una storia che colpiva al cuore la morale vittoriana. "Tess" si configura come un romanzo che dà voce, sul palcoscenico caotico della prima modernità, a una storia in cui il vettore del conflitto attraversa ogni pagina del libro, e che affronta, senza alcun falso pudore, temi scabrosi e audaci che, come ci suggerisce lo stesso Hardy nella prefazione, non potevano piÃđ essere taciuti. L’immagine che apre il romanzo ÃĻ quella di un uomo che incede malfermo lungo una strada; si tratta di John Durbeyfield, il padre di Tess, che apprende delle proprie presunte origini nobiliari dal parroco Tringham, incontrato quasi per caso. La rivelazione alimenta la vanità e l’orgoglio della povera famiglia che costringe la ragazza, causa involontaria della morte del cavallo Prince, l’unico mezzo di sostentamento della famiglia, a recarsi dai ricchi “parenti” d’Urberville, in un ridicolo e improbabile tentativo di “reclamare la parentela”, intraprendendo cosÃŽ il primo viaggio che la condurrà a incontrare Alec, il suo seduttore. Il motivo genealogico, con la forza dirompente di un passato che grava sul presente dei protagonisti, accelera gli avvenimenti dell’intreccio e scatena una serie di eventi che travolgerà la povera Tess.

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