L'ultimo romanzo di Thomas Hardy scuote e indigna la morale vittoriana. Giuda Fawley è un povero orfano di campagna. Il suo amore infelice per Arabella, donna greve e carnale e quello impossibile per l'eterea e intellettuale cugina Sue lo espongono all'angoscia della solitudine. Da enfant sauvage che sognava di elevarsi attraverso l'ammissione all'austera Oxford, sua Gerusalemme personale, Giuda si scontra con un sistema culturale sclerotizzato e con una società che lo esclude. Nella prefazione Claudio Gorlier sottolinea come l'originalità del flusso narrativo e della morale dei personaggi facciano di quest'opera un'amara e modernissima testimonianza della condizione umana.