Una sposa obbediente
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1880: Phillip è un uomo responsabile, lavoratore e molto bello, che vive da solo e sente che ha bisogno di una sposa, una donna che si occupi della casa e di lui, che sia obbediente e che faccia tutto quello che lui le dice; qualcuno di forte, che possa dargli figli sani e che non fugga alla prima difficoltà. Quando si accorge che quella donna magra e vestita in modo volgare è la sposa che gli hanno mandato, si infuria, e vuole cacciarla di casa e rispedirla nella sua città, ma qualcosa di lei tocca il suo cuore, e gli fa cambiare idea. Forse con un po’ d’istruzione lei potrà diventare la donna che lui cerca. Ma la cosa che più lo preoccupa è che lei sembra non stare bene di mente, dato che continua a dire che viene dal futuro.
Ellie desidera solo andarsene di lì, e Phillip desidera solo una sposa obbediente. Quale sarà il finale di questa storia?
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O autorze
Sono colombiana. Fin da piccola mi è sempre piaciuto leggere storie sui viaggi nel tempo e romanzi storici. Ho già scritto varie novelle autopubblicate su Amazon, e fortunatamente sono piaciute a molte persone. È vero quello che si dice, che ogni scrittore deve essere un buon lettore, e credo che le due cose vadano di pari passo nella mia vita. Fin da piccola mi è piaciuto leggere, grazie a mia madre che ci portava a tutti i corsi di lettura che trovava, perché voleva che andassimo bene a scuola e anche perché pensava che la lettura portasse cultura; oggi, sono convinta che mia madre aveva ragione. Nella mia vita da adulta sono stata massaggiatrice, ho studiato pasticceria, e ho fatto tante altre cose, finché una volta ero malata e così ho dovuto passare molto tempo a casa: in quell’occasione ho scoperto che potevo scrivere e pubblicare i miei libri su Amazon. Avevo varie storie scritte sui miei quaderni, ma non avevo mai avuto il coraggio di pubblicarle, fino a cinque anni fa, quando una mia amica mi ha consigliato di farlo. Ancora oggi la ringrazio per il suo consiglio, e ogni giorno che passa, qualsiasi cosa succeda, sento che il mio rifugio è la scrittura: è l’unica cosa che può portare un sorriso sul mio viso, perché è qualcosa che amo fare.
