L’Autore del testo, spinto dal bisogno di conciliare le sue due anime, la musica e la psicologia, affronta il difficile tema dell’incontro tra le due discipline, conducendo il lettore nelle sue personali esperienze lavorative con la musica e la psicologia. Distinguendo le differenze rispetto alla musicoterapia, l’Autore opera un’inversione di direzione e focalizza la sua attenzione sull’impiego della psicologia come strumento di crescita della persona e quindi possibile supporto all’apprendimento e alla pratica della musica, Approdando così all’innovativa idea di una “psicologia per la musica”.