Nella primavera del 1999, a sessantâanni suonati, Bernard Ollivier parte per Istanbul, zaino in spalla, con la ferma intenzione di raggiungere, a piedi, Xiâan, in Cina: 12.000 chilometri lungo la leggendaria Via della Seta. Come dire, una passeggiata di quattro anni, a voler essere ottimisti. Nel corso delle sue tappe, lâautore si riposa scrivendo. Il primo volume del suo avvincente ed eccentrico resoconto, La lunga marcia, era dedicato alla difficile traversata dellâaltipiano dellâAnatolia. In questo secondo libro Ollivier riprende il viaggio e il racconto. Dalla primavera allâautunno 2000, al dileguarsi dellâinverno che avrebbe impedito il valico dei colli, supera gli ultimi passi montani del Kurdistan e attraversa gran parte dellâIran prima di ritrovarsi, a luglio, faccia a faccia col terribile Karakoum, un deserto impossibile da attraversare dâestate. Indomito, cerca e trova un cammello per trasportare le riserve dâacqua e, contro il parere di tutti, parte alla volta di Samarcanda.