Sopravvissuto all'indicibile orrore dell'Olocausto, che gli aveva portato via i genitori e la moglie incinta, pur nell'estrema sofferenza, Frankl ribadisce in queste pagine la sua convinzione che è sempre possibile "dire sì alla vita". L'importante è darle un senso: con l'azione, con l'amore, con il nostro atteggiamento anche nelle situazioni più dolorose. Perché se non possiamo cambiare il destino, possiamo almeno accettarlo e farne un'occasione di crescita interiore.
In un mondo che ha conosciuto la pandemia, l'isolamento sociale, la guerra e una grande incertezza economica, le sue parole sulla resilienza risuonano oggi più attuali che mai.