Introduzione di Armanda Guiducci
Prefazione di Ornella De Zordo
Traduzione di Luciana Bianciardi
Edizione integrale
Opera che racchiude le grandi prove narrative a venire, La crociera è stata definita la «storia di un rito di passaggio», un romanzo di formazione al femminile in cui la protagonista s’inoltra in un viaggio – la crociera del titolo, appunto – che è al tempo stesso scoperta della propria identità di donna e d’artista e confronto con il mondo. Primo vero romanzo dell’autrice inglese, scritto e riscritto più volte e accompagnato, nella revisione finale, da un drammatico tentativo di suicidio, anticipa già molti dei motivi che si ritroveranno nella narrativa della maturità: il tema dell’artista e del suo rapporto col mondo, lo scarto tipicamente modernista tra il piano dell’esperienza esterna e quello dell’avventura interiore, l’ironia nei confronti delle convenzioni sociali. Sul piano formale, con La crociera ha inizio la ricerca intrapresa dalla Woolf per colmare il vuoto lasciato da convenzioni narrative ormai incapaci di esprimere una nuova visione del mondo, e vengono proposte nuove forme d’espressione più idonee a rappresentare la coscienza inquieta del soggetto moderno.
«Nelle strade di Londra, dove la bellezza passa inosservata, l’eccentricità deve pagare lo scotto, ed è meglio non essere troppo alti, non indossare un lungo mantello blu né sferzare l’aria con la mano sinistra.»
Virginia Woolf
nacque a Londra nel 1882. Figlia di un critico famoso, crebbe in un ambiente letterario certamente stimolante. Fu a capo del gruppo di Bloomsbury, circolo culturale progressista che prendeva il nome dal quartiere londinese. Con il marito fondò nel 1917 la casa editrice Hogarth Press. Grande estimatrice dell’opera di Proust, divenne presto uno dei nomi più rilevanti della narrativa inglese del primo Novecento. Morì suicida nel 1941. La Newton Compton ha pubblicato Gita al faro, Una stanza tutta per sé, Mrs Dalloway, Orlando, Notte e giorno, La crociera, Tutti i racconti e il volume unico Tutti i romanzi.