«Nelson Mandela è fisicamente lontano da noi ma la sua anima e il suo spirito non moriranno mai. Appartiene al mondo intero, perché è un simbolo di uguaglianza, libertà e amore, valori di cui tutti noi - ovunque siamo, in ogni momento - abbiamo un bisogno vitale. La sua indomita battaglia è una dimostrazione di grande umanità. Ho imparato moltissimo da Nelson Mandela e lo considero il mio maestro, perpetua ispirazione per me e milioni di altre persone nel mondo.» Malala Yousafzai Premio Nobel per la Pace 2014 Questa è la storia di Rolihlahla che nella lingua xhosa significa "colui che tira i rami dell'albero". Un gran combinaguai, insomma. E mai nome fu più azzeccato. Questa è la storia che una nonna sudafricana racconta ai cinque nipoti. La storia di Rolihlahla, che correva su e giù per le colline a piedi nudi, portava il bestiame al pascolo e cavalcava gli asini. La storia di Nelson, che stava per dimenticarsi di andare a scuola proprio nel giorno degli esami, perché giocava con Mackson. La storia di Dalibhunga, "colui che promuove il dialogo", che affrontò con coraggio la cerimonia d'iniziazione, andò lontano da casa per studiare, e una volta rubò il bestiame del reggente. La storia di Rolihlahla Dalibhunga Nelson Mandela - Madiba, per il suo popolo - bambino fuori dal comune che divenne un grande uomo di pace e vinse il premio Nobel. Una storia che si fa romanzo ma al tempo stesso racconta la Storia, narrata dalle parole avvincenti di Viviana Mazza e dalle immagini piene di suggestioni di Paolo d'Altan.