La vita di Violette ÃĻ uguale a quella di tante bambine. Due fratelli, Jean e Augustin, una madre premurosa, un padre completamente assorbito dal lavoro. Un cane, Javert, conosciuto per caso e amato allâistante. E tante case: la prima a Roma, poi a Parigi, infine a PlouzanÃĐ, in Bretagna, a pochi metri dal mare, il posto migliore per curare le ferite dei sogni non realizzati.
Le giornate di Violette corrono leggere, come quelle di tanti bambini, tra passeggiate, chiacchiere, giochi e letture. Le notti sono diverse. PerchÃĐ Violette non dorme, cammina al buio, i piedi scalzi, lâabito celeste. Riempie le ore contando i libri dei genitori, tremilaottocentosettantotto per lâesattezza, sistema tutti i ricordi nel ricordario, per non perderli piÃđ.
E ogni giorno guarda il mondo e lo vede cambiare, le persone vanno a una velocità differente, crescono, invecchiano, spariscono. Invece lei rimane sempre la stessa, le stesse mani, lo stesso viso. PerchÃĐ Violette ÃĻ la bambina che non câÃĻ. Non ÃĻ mai nata, ÃĻ il desiderio perfetto di tutti loro, mamma, papà , Jean e Augustin. Eppure vive, ride, corre, esiste, almeno fino a quando qualcuno continuerà a pensarla.
Sul confine magico che divide la realtà dal sogno, Violette ci racconta il suo mondo con una leggerezza allegra e malinconica, raccogliendo gli attimi, le emozioni e i gesti che nessuno riuscirebbe mai a immaginare.
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