In generale, oggi, l’uomo occidentale immagina il futuro come peggiore rispetto al passato e, in questo atteggiamento annichilito, egli tende a chiudersi, limitando così ogni ulteriore possibilità evolutiva.
La paura mentale blocca ogni agire deprivando l’individuo della ricchezza dell’intuizione e della magia creativa. Vivendo la paura l’essere umano si separa dal tutto, creando da sé i propri fantasmi e impedendosi di cogliere la bellezza e la possibilità in ciò che è.
Questo libro analizza l’origine e lo sviluppo del sentimento della paura e ne sviscera le cause profonde. Un testo che vuole essere un monito, un invito a guardare alle nostre paure per liberarcene, per non restarne schiacciati e – dunque – per giocare fino in fondo la carta della nostra vera natura: un istinto naturale alla scoperta, un temperamento curioso e audace di cuori impavidi alla ricerca del miglioramento e della massima espressione, cogliendo la possibilità anziché l’impossibilità nell’agire quotidiano.