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Poco più di un secolo fa Yeats, la maggiore voce poetica di lingua inglese del Novecento, riuniva per la prima volta nelle raccolte Fiabe e racconti delle campagne irlandesi (1888) e Fiabe irlandesi (1892) le favole e i racconti dei più grandi scrittori del suo Paese, tra cui Thomas Crofton Crocker, Lady Wilde (madre di Oscar), William Carleton, Douglas Hyde. Grazie agli scritti di questi autori, che seppero ben interpretare e rivendicare la validità di una tradizione narrativa popolare autonoma e vivace, Yeats realizzò una splendida panoramica del folclore irlandese, popolato da spettri, folletti, diavoli, giganti, streghe, druidi...
William Butler Yeats
(1865-1939), poeta e drammaturgo irlandese, proveniva da un ambiente protestante colto e raffinato. Autore di moltissime opere teatrali, contribuì enormemente alla nascita di quel sentimento e di quella cultura nazionale che dovevano portare l’Irlanda a liberarsi della sottomissione all’Inghilterra. Alla nascita del libero Stato irlandese fu nominato senatore. Nel 1923 ricevette il premio Nobel. Tra le tante opere poetiche che lo hanno reso celebre ricordiamo The Wild Swans at Coole (1917), The Tower (1928) e The Winding Stairs (1933).