Il suono della fotocamera del nostro smartphone riproduce il clic di scatto di una macchina analogica. Il meccanismo della nostalgia comincia da qui, da una profonda contraddizione insita nella promessa tecnologica del nuovo millennio, che sembra fondarsi proprio sul bisogno di re-immaginare il passato, invece che inventare il futuro. Retro-topia lâha chiamata Zygmunt Bauman. ÂĢLa versione contemporanea della nostalgia si è sviluppata con lâaumento delle tecnologie. [âĻ] Viviamo in unâsupermercato della memoriaâ come lo ha definito lâantropologo Arjun Appadurai. I nuovi strumenti tecnologici di archiviazione rendono fruibile e disponibile sincronicamente tutto il passatoÂģ scrive Lucrezia Ercoli, sondando con lo sguardo della filosofia il nostro tempo. Quando la moda, il cinema, le serie tv e i social network si guardano indietro in un'ottica celebrativa significa che il futuro non è piÚ percorribile? Sin dagli albori dellâumanità , il mito di unâetà dellâoro precedente ha scandito i momenti di crisi: se la fiducia verso ciÃ˛ che ci aspetta viene meno, non resta che ancorarsi a un tempo remoto. Per uscire da questa impasse lâautrice prova a tracciare i contorni dellâinvenzione della ânostalgiaâ. Scorgere fra le vetrine, gli spot televisivi e il cinema il funzionamento dellâeffetto nostalgico ci consente di ridimensionare il fenomeno e di avvicinarci alla sua comprensione. Forse è proprio dove si avverte il bisogno di tornare indietro che comincia a delinearsi il futuro.