Con un'introduzione all'autore di Moni Ovadia
Edizione integrale
Ambientato nel diciannovesimo secolo nella Galizia austriaca e ispirato a una leggenda popolare polacca, questo romanzo è la storia di un ebreo dall’identità fluida, diviso tra una profonda tensione spirituale e una morbosa passione erotica e costantemente in fuga da sé stesso. Nahum, il fragile e giovane marito della figlia del Rabbi Melech, e Yoshe Kalb, il tonto, il più miserabile dei mendicanti, sono davvero la stessa persona? Com’è possibile passare dallo sfarzo della corte al ciglio di una strada? Chi è quest’uomo, questo asceta, circondato da un’aura di mistero e santità? Tra il misticismo e la carnalità, il lusso e la miseria, l’ignoranza e la conoscenza, il suo destino è quello dell’Ebreo errante.
Israel Joshua Singer
è nato a Bilgoraj, in Polonia, nel 1893. Fratello maggiore di Isaac (premio Nobel per la letteratura nel 1978), ha vissuto in Polonia e in Unione Sovietica ed è emigrato nel 1934 negli Stati Uniti, dove è morto nel 1944. Ingiustamente trascurato e messo in ombra dalla fama del fratello, è stato prolifico e grande autore di romanzi e racconti in lingua yiddish, introducendo nella narrativa yiddish elementi innovativi e caratteristici del suo stile: i diversi livelli di trame e sottotrame, l’ampio respiro delle vicende, i continui ribaltamenti dei piani e dei punti di vista, nonché le indimenticabili gallerie di personaggi. Tra i suoi romanzi più importanti, oltre a Yoshe Kalb, vanno segnalati I fratelli Ashkenazi e La famiglia Karnowski.