All'inizio del Novecento, Genova e Buenos Aires erano quasi un'unica città separata da un oceano di mare. Gli italiani superavano per numero gli immigrati degli altri paesi e i nativi messi assieme. È il tempo in cui «un argentino è un italiano che parla spagnolo ma pensa di essere inglese» e nella Parigi del Sudamerica tutti impazziscono per un nuovo sport: il football. Nascono allora squadre mitiche, dagli xeneizes del Boca Juniors ai millonarios del River Plate. Ma la febbre del calcio si trasmette a tutto il continente e gli italiani sono sempre i portatori sani di questa epidemia, da San Paolo del Brasile a Caracas, Asunción e Montevideo. Scopriremo così le imprese e le avventure improbabili di calciatori geniali e destinati a segnare la storia: dal trio delle meraviglie del Torino fino al grandioso Guillermo António Stábile, El Filtrador. Così, tra i tangueros della Juventus, il Bologna uruguagio voluto da Mussolini e i romanisti in fuga dal regime fascista, ci sorprenderemo e commuoveremo di fronte alle vicende di quelli che Borges chiamava i «figli dell'Europa rovesciata e depositata dall'altra parte dell'Atlantico». Storie malinconiche e surreali in cui pure Lionel Messi, La Pulga, ha qualcosa in comune con Giacomo Leopardi.
Marco Ferrari, giornalista e scrittore spezzino, è redattore del quotidiano in lingua italiana "Gente d'Italia" edito in Sudamerica. Ha esordito nella narrativa nel 1988 con il romanzo Tirreno (Editori Riuniti), a cui hanno fatto seguito: I sogni di Tristan, Alla rivoluzione sulla Due Cavalli, Grand Hotel Oceano e Ti ricordi Glauber per Sellerio; La vera storia del mitico undici per Ponte alle Grazie; Cuore Atlantico e Morire a Clipperton per Mursia; Le nuvole di Timor per Cavallo di Ferro; Sirenate per Il Melangolo; Un tango per il duceper Voland; Rosalia Montmasson. L'angelo dei Mille per Mondadori. Con Arrigo Petacco ha firmato Ho sparato a Garibaldi e Caporetto per Mondadori. Dal romanzo Alla rivoluzione sulla Due Cavalli ha tratto la sceneggiatura dell'omonimo film che ha vinto il Pardo d'Oro al Festival di Locarno 2001. Per Laterza è autore di Mare verticale. Dalle Cinque Terre a Bocca di Magra e L'incredibile storia di António Salazar, il dittatore che morì due volte.