La vita della povera Maria si trasforma in una quotidianità fatti di abusi, sofferenze e miseria, condizione aggravata dal perverso senso di riconoscenza nutrito nei confronti dello zio. Il romanzo a distanza di un secolo dalla sua pubblicazione è ancora in grado di scandalizzare per la durezza della rappresentazione e per l'intensità dei sentimenti narrati dall'autrice veneta.