Voglio tentarvi con i dolci dai sapori antichi, quelli che si preparano dalla notte dei tempi in ogni famiglia bolognese che si rispetti e si tramandano di generazione in generazione.
Dolci per bambini, afrodisiaci o da mangiare in compagnia, con il cucchiaio, in un solo boccone o assaporandoli piano.
Ho saccheggiato i ricettari di famiglia, di amici e parenti oltre a carpire segreti alle azdore, le depositarie di ricette millenarie e di tradizioni legate al cibo.
Ho passeggiato sotto i portici e sono entrata nei forni artigianali per capire come si sopravvive alle merendine confezionate.
Per sfatare il mito che a Bologna quando arrivi al dolce hai già gustato il meglio.
Al contrario i dolci di Bologna e dintorni sono la testimonianza di questa terra: ricchi nel ripieno, nell’abbondanza degli ingredienti, ma all’aspetto dimessi e un po’ ruvidi.
A voi scoprire e apprezzare la loro vera essenza.
Non vi deluderanno.
Da bolognese doc spero di farvi amare questa città godereccia come la amo io e permettervi, attraverso le pagine, di cogliere gli umori, le passioni, gli odori e i sapori che porto nel cuore, figlia di una sfoglina,sorella di un cuoco, nipote di una nonna che aprì una trattoria in tempo di guerra sull’Appennino bolognese, distrutta, in seguito, dai bombardamenti.
E ricordatevi sempre, leggendo queste pagine, che se volete conoscere meglio la nostra natura, osservateci mentre mangiamo o cuciniamo, lì è racchiusa la nostra vera essenza.
Katia Brentani