Niccolò Machiavelli è conosciuto in tutto il mondo, ma il mondo non sa come è diventato quello che conosciamo. Questo romanzo lo rivela mischiando spy story e racconto di formazione. E mostrando le conseguenze dell’amore.
Nell’ottobre del 1502 il potente e apparentemente invincibile Cesare Borgia, detto il Valentino, si appresta a invadere la Repubblica fiorentina. Niccolò Machiavelli viene inviato presso di lui con l’incarico di spiarlo – cosa documentata e mai raccontata – e di scoprire quando e come avverrà l’attacco. Machiavelli ha 33 anni e lavora nella Segreteria della Repubblica. Ha una bella penna, ma non è famoso. Tradisce con accanimento la moglie. È pieno di debiti. È considerato fidato e utile, ma è tenuto ai margini.
Tra Machiavelli e il Valentino si crea uno strano e complesso rapporto. Il duca ha bisogno di qualcuno che – in forma anonima e ben pagato – stenda una sua biografia, per rispondere alle tante “calunnie” che circolano su di lui e sceglie proprio Niccolò per farlo. Machiavelli accetta per poterlo spiare meglio. Niccolò entra anche in contatto con Dianora Mambelli, una giovane donna costretta dal Borgia a restargli al fianco e che sembra subire la situazione, mentre invece aspetta il momento giusto per vendicarsi. Frequentare sia il carnefice che la vittima, ascoltare le riflessioni sul potere del Valentino e scoprire le verità nascoste che Dianora gli rivela su di lui, l’intimità crescente con entrambi, trasformano Machiavelli in maniera irreversibile, gli donano la conoscenza delle cose e lo fanno diventare il grande scrittore che non era. E mettono a rischio la sua vita.
Anni dopo, Niccolò riverserà questa sua consapevolezza in uno scritto che intitolerà Il Principe. Verrà pubblicato postumo. Ma grazie a quel libro lo scrittore che davano per fallito si rivelerà un genio e Cesare Borgia sopravviverà in eterno, come voleva.