Tokyo, 25 giugno 1950. Il suono del telefono squarcia la quiete dell'ambasciata statunitense. Per il generale Douglas MacArthur, comandante supremo di tutte le forze statunitensi e alleate nell’area dell’oceano Pacifico, fu uno dei peggiori risvegli della sua vita. L’ufficiale di servizio nel quartier generale in Giappone gli inoltrò infatti una comunicazione da Seul, la capitale della Corea del Sud: ingenti reparti nordcoreani alle quattro avevano varcato il 38° parallelo.
La Guerra di Corea segna ufficialmente l'inizio della Guerra Fredda: URSS e USA sono diventati ormai "ex-alleati" e la Cina si affaccia prepotentemente sullo scenario internazionale. Un episodio chiave per la storia del XX secolo i cui effetti continuano a durare anche oggi, dato che nonostante l'armistizio la Guerra di Corea è diventata una guerra infinita, una guerra permanente.
Sono passati più di 60 anni da quel giorno ma la crisi coreana è ancora di tremenda attualità: perché si è arrivati a questo punto? Cos'è successo nella penisola Coreana tra il '50 e il '52? Quali sono i motivi di un odio che sembra non finire mai?