Allen Ginsberg, la voce simbolo della Beat Generation e uno dei più influenti poeti e intellettuali del secolo scorso, parla qui in prima persona attraverso quarant'anni di interviste, interventi politici e semplici chiacchierate tra amici. Senza filtri tocca tutte le tematiche care al poeta, spaziando da ricordi personali a eventi che hanno segnato la storia e la cultura degli Stati Uniti: i numi tutelari Walt Whitman e William Blake, l'amicizia con i membri della Beat Generation – Kerouac, Burroughs, Ferlinghetti e Corso – e con Bob Dylan, le tecniche di composizione poetica, il linguaggio debitore del parlato e della cadenza jazz, la militanza politica e l'opposizione a ogni forma di autorità e dittatura, l'influenza del buddhismo e delle filosofie orientali, la vicinanza alla contestazione giovanile degli anni sessanta, l'amore per la pittura e la fotografia, l'omosessualità raccontata e vissuta senza schermi e il lunghissimo legame con Peter Orlovsky. In queste pagine Ginsberg interagisce con slancio e partecipazione con i suoi interlocutori, anche con chi lo critica o è apertamente ostile. E se nelle interviste degli ultimi anni ridimensiona gli ideali giovanili e certe posizioni utopistiche, fino alla fine mantiene un entusiasmo contagioso verso la vita e ogni manifestazione artistica. In Senza filtri Allen Ginsberg ci insegna che non esiste cesura tra arte e vita: l'arte è naturale come la vita stessa; la poesia è la fotografia dei nostri pensieri, vive nei ritmi del nostro sangue e dei nostri respiri. E può cambiare il mondo.