Chi l’avrebbe mai detto che andare a letto con il nemico potesse rivelarsi così divertente?
Non so se quella sveltina sia stata una buona idea.
Beh, no. A posteriori, probabilmente no.
In mia difesa, ero appena tornata a vivere con i miei nonni, avevo perso il lavoro dei miei sogni e il mio appuntamento Tinder mi aveva dato buca. Era come se la vita avesse deciso di scrivermi “sfigata” a lettere cubitali sulla fronte.
E così, quando il tipo dietro il bancone ha iniziato a lanciarmi quel tipo di occhiate… sapete, quelle che promettono che ti farà urlare il suo nome fino al mattino? Aggiungeteci poi che ha quella giusta barbetta sulla mascella squadrata, i bicipiti ben visibili sotto la maglietta e il sorriso impertinente di uno bravo a letto… quando ti lancia quelle occhiate, non pensi proprio alle possibili amicizie in comune. Salti su e inizi a cavalcare!
E a cavalcare parecchio. In tutti i sensi.
Okay, ammetto di non essere fiera di quello che ho fatto e di aver agito d’impulso, ma quando ho capito chi fosse davvero il barista, me ne stavo già innamorando.