Trasgredire vuol dire anche morire...
Un ricco e gaudente uomo d’affari bolognese viene trovato morto nella sua lussuosa villa a ridosso dei giardini Margherita. Le indagini della squadra mobile di Bologna permettono di appurare che si tratta di un omicidio. Dagli esami tossicologici emerge che il licenzioso viveur è stato avvelenato. Il cronista salentino Saru Santacroce segue il lavoro investigativo per dare un nome all’assassino. Grazie alle sue conoscenze e a una buona dose di fortuna, Saru ha sempre qualcosa in più degli altri colleghi. Ma non è facile lavorare quando le esigenze degli inquirenti e quelle del circo mediatico non collimano. La polizia scopre che la vita privata della vittima è ad alta tensione erotica. L’uomo, infatti, frequenta club privé, organizza orge nella sua villa e ama sperimentare nuovi ambiti alla stessa stregua del marchese De Sade.
La donna di servizio che lo conosce da sempre ha un’idea completamente diversa di quell’uomo di cui è innamorata. Lo sa molto bene l’altra protagonista femminile di questo giallo che insieme a lui vive la trasgressione in tutte le sue sfumature, anche quelle più inconfessabili. Vorrebbe una relazione stabile con lui, ma scopre che è solo una pedina per soddisfare istinti animaleschi.
Non è facile per la polizia scoprire chi ha assassinato l’uomo dal passato tenebroso che fa affari anche con la criminalità organizzata. In questo giallo, Saru Santacroce dimostra di conoscere molto bene il mondo della trasgressione. Un universo che vive e descrive con dovizia di particolari spesso forti e ad alta intensità erotica.