AMNESIA: poesie brevi

AINAM edizioni · AI-narrated by Isabella (from Google)
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16 min
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INTRODUZIONE

Ci sono alcuni tipi di amnesia che si possono definire “quotidiani” e altri purtroppo da “protocollo”. Quelli “quotidiani” sono ciò che noi stessi usiamo e consumiamo come autodifesa,e a volte fanno la differenza tra il lasciar perdere e l'agire d'istinto. Quelli da “protocollo” sono la perdita di memoria relativamente a determinati ricordi. Amnesia anterograda ,perdita della memoria di avvenimenti successivi a un fatto morboso. Amnesia retrograda,che si estende a una fase immediatamente precedente all'evento che l'ha prodotta. In qualsiasi caso l'amnesia autoindotta,ovvero quella prodotta da noi stessi come auto difesa,è un modo per non agire d'istinto,o a sangue caldo,e nella maggior parte della volte può fare la differenza tra il rovinarsi per sempre la vita e il rimanere puliti,seppur con l'auto stima ferita e l'orgoglio ammaccato. Pare,soprattutto negli attuali tempi,che la gente non sappia più aspettare. Ogni volta che c'è una lite futile ci scappa comunque il gravemente ferito o il morto,in primis tra i giovanissimi. Ragazzini,poco più che bambini,che girano con il coltello,la pistola e ogni sorta di arma atta a fare del male o ad auto procurarselo. L'amnesia autoindotta è ciò che definisco come auto stand by,e in quella fase ho un criceto in testa che prima ch'io parli o agisca deve compiere almeno cento giri al rallentatore sulla ruota. L'amnesia autoindotta,come la definisco e la interpreto da me,è quella fase ove una pecora,rigorosamente nera,deve compiere il salto di cento staccionate prima ch'io compia il gesto di una risposta. Nel vivere un fotoperiodo non possiamo trascurare il fatto che a portare consiglio è pur sempre la notte,e il riposo può anch'esso contribuire a costruire quell'autodifesa che è l'amnesia autoindotta. A volte non bisognerebbe farla tanto lunga ma costruire pensieri brevi,anche ripetitivi,a risposta di un torto,di una grande ingiustizia,di un insulto. Pensieri brevi,brevi parole,brevi poesie...in una anamnesi che tutto è tranne che scontata! Fare un viaggio dentro a se stessi è più oneroso del viaggiare in tutto il mondo in lungo e in largo. Viaggiare dentro a se stessi implica poi il riconoscere e il conoscere i propri limiti,e se non superarli almeno accettarli e cercare di non farsi sottomettere da essi,ad essi piegarsi! Un amnesia in fondo non è altro che un anamnesi che viene momentaneamente messa da parte per “autodifesa”: a volte può capitare di immaginarsi diversi da ciò che si è nella realtà. Che male c'è a volte immaginarsi come super eroi,attori famosi,cantanti...che male c'è però anche essere se stessi,cercando di scoprire quale talento si possiede? Tutti siamo perfezione ma ci sforziamo di essere ciò che non siamo,e che mai potremmo essere! La prima amnesia arriva quando ti domandi del motivo per cui ti devi trafelare per una vita intera pur sapendo che dalla vita nessuno ne uscirà vivo! La seconda amnesia non arriva a te ma ti sta attorno,girando come un becca carogne,e scende in picchiata quando chiedi aiuto concreto,ecco che tutti di dimenticano persino di conoscerti! La terza amnesia è quella dell'insomnia,la più subdola e brutta perchè a causa del male subito non riesci più neppure a riposare una notte intera. In ogni caso l'amnesia può essere vista come una cura nel cercare di migliorare,porgendo l'altra guancia? No,semplicemente non comportandoci di conseguenza ma rimanere come realmente siamo...noi stessi! E poi...e poi il futuro!

Cristiano Tosetti

Nota editore

In un tempo non lontano,fuori dalle nebbie del tempo,si scorge un anfratto di speranza e sereno,dopo molta strada percorsa in un inferno di cemento e asfalto rattoppato. Uscire da un incubo è talvolta più brutto dell'esserci dentro,ma diventa essenziale sezionarlo per poterlo allontanare,se non del tutto almeno in parziale modo. Amnesia,con le sue poesie brevi porta a contemplare un deserto umano e dona ad esso piccole gocce per far nascere piccoli fiori,non è tanto ma almeno già è un qualcosa! Amnesia,si presenta come un “irrigazione a goccia”,non cerca di coltivare tutte le piante ma si concentra nel dare vita a piccoli fiori,e il deserto diverrà un isola verde! Cristiano,donando questo libro (totalmente gratis) è realmente come donasse una piccola speranza a chi lo leggerà,a chi lo capirà,a chi lo conserverà!

AINAM edizioni Viviana Bonaso

About the author

INTRODUZIONE

Ci sono alcuni tipi di amnesia che si possono definire “quotidiani” e altri purtroppo da “protocollo”. Quelli “quotidiani” sono ciò che noi stessi usiamo e consumiamo come autodifesa,e a volte fanno la differenza tra il lasciar perdere e l'agire d'istinto. Quelli da “protocollo” sono la perdita di memoria relativamente a determinati ricordi. Amnesia anterograda ,perdita della memoria di avvenimenti successivi a un fatto morboso. Amnesia retrograda,che si estende a una fase immediatamente precedente all'evento che l'ha prodotta. In qualsiasi caso l'amnesia autoindotta,ovvero quella prodotta da noi stessi come auto difesa,è un modo per non agire d'istinto,o a sangue caldo,e nella maggior parte della volte può fare la differenza tra il rovinarsi per sempre la vita e il rimanere puliti,seppur con l'auto stima ferita e l'orgoglio ammaccato. Pare,soprattutto negli attuali tempi,che la gente non sappia più aspettare. Ogni volta che c'è una lite futile ci scappa comunque il gravemente ferito o il morto,in primis tra i giovanissimi. Ragazzini,poco più che bambini,che girano con il coltello,la pistola e ogni sorta di arma atta a fare del male o ad auto procurarselo. L'amnesia autoindotta è ciò che definisco come auto stand by,e in quella fase ho un criceto in testa che prima ch'io parli o agisca deve compiere almeno cento giri al rallentatore sulla ruota. L'amnesia autoindotta,come la definisco e la interpreto da me,è quella fase ove una pecora,rigorosamente nera,deve compiere il salto di cento staccionate prima ch'io compia il gesto di una risposta. Nel vivere un fotoperiodo non possiamo trascurare il fatto che a portare consiglio è pur sempre la notte,e il riposo può anch'esso contribuire a costruire quell'autodifesa che è l'amnesia autoindotta. A volte non bisognerebbe farla tanto lunga ma costruire pensieri brevi,anche ripetitivi,a risposta di un torto,di una grande ingiustizia,di un insulto. Pensieri brevi,brevi parole,brevi poesie...in una anamnesi che tutto è tranne che scontata! Fare un viaggio dentro a se stessi è più oneroso del viaggiare in tutto il mondo in lungo e in largo. Viaggiare dentro a se stessi implica poi il riconoscere e il conoscere i propri limiti,e se non superarli almeno accettarli e cercare di non farsi sottomettere da essi,ad essi piegarsi! Un amnesia in fondo non è altro che un anamnesi che viene momentaneamente messa da parte per “autodifesa”: a volte può capitare di immaginarsi diversi da ciò che si è nella realtà. Che male c'è a volte immaginarsi come super eroi,attori famosi,cantanti...che male c'è però anche essere se stessi,cercando di scoprire quale talento si possiede? Tutti siamo perfezione ma ci sforziamo di essere ciò che non siamo,e che mai potremmo essere! La prima amnesia arriva quando ti domandi del motivo per cui ti devi trafelare per una vita intera pur sapendo che dalla vita nessuno ne uscirà vivo! La seconda amnesia non arriva a te ma ti sta attorno,girando come un becca carogne,e scende in picchiata quando chiedi aiuto concreto,ecco che tutti di dimenticano persino di conoscerti! La terza amnesia è quella dell'insomnia,la più subdola e brutta perchè a causa del male subito non riesci più neppure a riposare una notte intera. In ogni caso l'amnesia può essere vista come una cura nel cercare di migliorare,porgendo l'altra guancia? No,semplicemente non comportandoci di conseguenza ma rimanere come realmente siamo...noi stessi! E poi...e poi il futuro!

Cristiano Tosetti

Nota editore

In un tempo non lontano,fuori dalle nebbie del tempo,si scorge un anfratto di speranza e sereno,dopo molta strada percorsa in un inferno di cemento e asfalto rattoppato. Uscire da un incubo è talvolta più brutto dell'esserci dentro,ma diventa essenziale sezionarlo per poterlo allontanare,se non del tutto almeno in parziale modo. Amnesia,con le sue poesie brevi porta a contemplare un deserto umano e dona ad esso piccole gocce per far nascere piccoli fiori,non è tanto ma almeno già è un qualcosa! Amnesia,si presenta come un “irrigazione a goccia”,non cerca di coltivare tutte le piante ma si concentra nel dare vita a piccoli fiori,e il deserto diverrà un isola verde! Cristiano,donando questo libro (totalmente gratis) è realmente come donasse una piccola speranza a chi lo leggerà,a chi lo capirà,a chi lo conserverà!

AINAM edizioni Viviana Bonaso

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