VAFFANCULO: poesie bastarde

AINAM edizioni · AI-narrated by Irene (from Google)
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28 min
Unabridged
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# INTRO

Il giorno 15 ottobre 2020 sono stato colpito da un ictus,un mese dopo da un secondo ictus. Sono quasi morto per l'indifferenza causata da un emergenza inventata di sana pianta,e fa ancora più male sapere che tutta la sofferenza subita poteva essere evitata. Chi mi ha visitato la prima volta,quel maledetto 15 ottobre,non mi ha ascoltato minimamente,dopo che io sapevo bene ciò che potevo avere grazie a cinque anni da volontario prestato nelle varie strutture asl,ove comunque ho appreso più io allora che un infermiere oggi. Non voglio comunque farne una questione ma semplicemente imprimere ciò che a me è successo a causa dell'indifferenza e della superficialità,usata solo per spocchia,la stessa che ha causato quasi la mia morte! Ciò in cui credo darà,presto o tardi,ad ognuno il proprio! Ciò che ogni giorno compiamo forma un piccolo frammento di vetro che mettiamo da parte per poter costruire nell'arco di tutta la vita,per chi ha la fortuna di viverla tutta appieno,uno specchio. Quando saremo abbastanza saggi avremo il coraggio di specchiarci ad esso,vedendo chiaramente la nostra reale identità d'anima; forse per questo che molti muoiono di puro spavento,con una smorfia alla “ring”,e altri invece con un sorriso smagliante “durbans”. Alcuni nascono come gocce di splendore,altri come merde...in entrambi i casi se nasci una cosa non puoi diventarne un'altra! Non giudico mai nessuno,semplicemente coltivo l'idea di poter coltivare sì tanti vaffanculo da poter vaffanculizzare tutto il pianeta,e perché no pure me stesso! Vaffanculo pure a te che stai leggendo,così da poter abbandonare il vecchio te stesso e morire una volta,due volte,cento volte...per rinascere davvero! Credendo vide!

Cristiano T.

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# INTRO

Il giorno 15 ottobre 2020 sono stato colpito da un ictus,un mese dopo da un secondo ictus. Sono quasi morto per l'indifferenza causata da un emergenza inventata di sana pianta,e fa ancora più male sapere che tutta la sofferenza subita poteva essere evitata. Chi mi ha visitato la prima volta,quel maledetto 15 ottobre,non mi ha ascoltato minimamente,dopo che io sapevo bene ciò che potevo avere grazie a cinque anni da volontario prestato nelle varie strutture asl,ove comunque ho appreso più io allora che un infermiere oggi. Non voglio comunque farne una questione ma semplicemente imprimere ciò che a me è successo a causa dell'indifferenza e della superficialità,usata solo per spocchia,la stessa che ha causato quasi la mia morte! Ciò in cui credo darà,presto o tardi,ad ognuno il proprio! Ciò che ogni giorno compiamo forma un piccolo frammento di vetro che mettiamo da parte per poter costruire nell'arco di tutta la vita,per chi ha la fortuna di viverla tutta appieno,uno specchio. Quando saremo abbastanza saggi avremo il coraggio di specchiarci ad esso,vedendo chiaramente la nostra reale identità d'anima; forse per questo che molti muoiono di puro spavento,con una smorfia alla “ring”,e altri invece con un sorriso smagliante “durbans”. Alcuni nascono come gocce di splendore,altri come merde...in entrambi i casi se nasci una cosa non puoi diventarne un'altra! Non giudico mai nessuno,semplicemente coltivo l'idea di poter coltivare sì tanti vaffanculo da poter vaffanculizzare tutto il pianeta,e perché no pure me stesso! Vaffanculo pure a te che stai leggendo,così da poter abbandonare il vecchio te stesso e morire una volta,due volte,cento volte...per rinascere davvero! Credendo vide!

Cristiano T.

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