"La capanna dello zio Tom", pubblicato nel 1852, è uno dei testi fondamentali della letteratura americana, un romanzo che ha contribuito a cambiare il corso della storia e ha acceso una luce potente sul tema della schiavitù negli Stati Uniti. L'autrice, spinta soprattutto dal "Fugitive Slave Act" del 1850, descrive nell’Epilogo le ragioni profonde che l'hanno motivata a scrivere quest'opera. Il protagonista, Tom, è uno schiavo afroamericano che, dopo essere stato trattato con rispetto e dignità da due padroni compassionevoli che lo consideravano un collaboratore fidato, viene venduto a un brutale proprietario di una piantagione di cotone, il quale lo condanna a una fine tragica.
La storia di Tom si intreccia con quella di altri schiavi in cerca di libertà: Giorgio ed Elisa, una coppia mulatta che riesce a raggiungere il Canada con il figlioletto, e le schiave Emmelina e Cassy, la cui fuga riesce grazie al sacrificio di Tom. Quest'opera senza tempo ha lasciato un'impronta indelebile nella cultura americana, ricordando ancora oggi l’importanza della giustizia e dell'umanità.