"E ode di nuovo l’appello di colui che l’ha chiamato. «Vengo, vengo!», dice tutto il suo essere, invaso da letizia e da tenerezza. E sente che è libero e che nulla lo trattiene più."
"Non aveva voglia di dormire. Sdraiato sulla paglia, pensava. Pensava sempre alla stessa cosa, a ciò che rappresentava lo scopo, il senso, la felicità e l’orgoglio della sua vita: al denaro, a quello che aveva guadagnato, a quello che avrebbe potuto guadagnare in avvenire, al denaro che possedeva o guadagnava la gente di sua conoscenza, a come quelle persone avevano guadagnato e guadagnavano il loro denaro, pensava a come avrebbe potuto imitarli per guadagnare anch’egli dell’altro denaro, molto altro denaro." Il tema del racconto è la trasformazione del cieco egoismo in un sublime altruismo. Un padrone, a causa di una tormenta di neve che lo blocca assieme al servo nella sua slitta durante un viaggio d'affari, si troverà di fronte ad un bivio: salvare se stesso, a scapito del servo, vivendo col rimorso, o sovvertire la 'naturale' gerarchia sociale, salvandolo. In 'Padrone e servo' Tolstoj rivela i caratteri della sua arte: l'attenzione ai particolari; la raffigurazione di ambienti e di climi russi; la netta rappresentazione dei caratteri dei due protagonisti. Una delle migliori opere giovanili di Tolstoj.
(Copyright a stampa Ortica Edizioni, Aprilia, 2020. Traduzione di Vittoria De Gavardo)
Grož. ir negrož. literatūra