Presento con grande piacere questo volume curato da Antonio Alberti e Monica Baldassarri, con il quale si viene a ricostruire un segmento importante della storia della nostra comunità. Uno studio portato avanti con l’ausilio di archeologi e di storici, che ha dato esiti molto interessanti a cominciare dall’edizione dello scavo realizzato presso l’antica torre oggi detta “mozza”, a lato dell’attuale Via Ricasoli. Non si tratta però della sola pubblicazione di quest’intervento. Si tratta di un’opera di sintesi, che riesce a ricordarci che nel Medioevo Calcinaia era una “terra murata”, un caposaldo nella difesa e nel controllo del territorio da parte della Repubblica di Pisa. Un lavoro che ci fa capire quanto le scelte dell’uomo, come il taglio dell’Arno nella seconda metà del XVI secolo, che collocò Calcinaia in posizione marginale, possano incidere sulla vita di una comunità. Oggi una politica di salvaguardia dei beni archeologici e storici in territori come quello di Calcinaia, al centro di un comprensorio ricco di testimonianze, dal Monte Pisano alla Valdera, si propone come finalità necessaria uno sviluppo compatibile con l’ecosistema e la qualità della vita dei propri cittadini, in modo da “incidere” in maniera profonda in ogni altra politica di rilancio, sia industriale sia commerciale,
doverosamente rispettosa delle tradizioni e del nostro importante passato. Questa accresciuta consapevolezza del valore del patrimonio culturale e dei resti storici del nostro territorio è stata alla base di un’ampia operazione di interventi e valorizzazione del centro storico di Calcinaia, che a partire dal 1999 ha compreso il restauro della torre Upezzinghi, con la bonifica di tutta l’area retrostante fino allo scavo archeologico preventivo e al prossimo restauro della torre “mozza” e del complesso della fornace postmedievale. Fin dall’inizio, infatti, l’Amministrazione Comunale ha richiesto una stretta collaborazione con gli
Enti preposti alla tutela, ossia la Soprintendenza Archeologica della Toscana e la Soprintendenza per i Beni A.A.A.S. di Pisa, per un approccio scientificamente corretto al tema della tutela preventiva e del restauro dei monumenti. Lo stimolo alla conoscenza del passato, certamente rinnovato dalle ricerche archeologiche, ad esempio è stato centrale anche nella stesura del nuovo Piano Strutturale del Comune, all’interno del quale il gruppo di lavoro formato dal Prof. Stefano Bruni e dai Dott. Alberti, Baldassarri e Stiaffini ha rivolto l’attenzione alla ricostruzione della storia dell’intero territorio comunale attraverso la fonte scritta e quella archeologica. Questo libro, dunque, che riguarda le vicende di Montecchio e Calcinaia nel Medioevo, è il primo risultato di queste ricerche ormai avviate da tempo, che prevedono altri appuntamenti improrogabili, come la pubblicazione di un secondo volume sulla storia di Calcinaia in epoca moderna, incentrato innanzitutto sulla tradizionale produzione di stoviglie e terraglie di cui si ha ampia testimonianza fino alla metà del secolo scorso, e l’allestimento di uno spazio espositivo e museale nella ex fornace entro e intorno agli spazi della torre medievale, sede, direi, naturale per accogliere i segni e le testimonianze utili per ripercorrere le tappe fondamentali del nostro passato. Colgo l’occasione in questa sede per ringraziare tutti coloro che con il loro lavoro e la loro passione hanno contribuito alla realizzazione di questa opera, sicuro che sarà accolta con favore dalla comunità scientifica, ma soprattutto, diventerà patrimonio culturale imprescindibile di ogni cittadino che ama questo paese ed il suo territorio.
Valter Picchi
Sindaco di Calcinaia