Introduzione di Franco Cardini
A cura di Romualdo Marrone
Edizione integrale
Dieci giovani (sette donne e tre uomini) che si raccontano cento novelle per ingannare in modo edificante il tempo di dieci giornate, mentre si tengono al riparo dalla peste nera che fa strage a Firenze: รจ questa la semplice cornice del capolavoro di Boccaccio. Atto fondativo della prosa italiana, fu orgogliosamente definito dal suo autore โprencipe galeottoโ in polemica con Dante, che nel suo โInfernoโ aveva con questo termine stigmatizzato e condannato la letteratura dโamore. Il Decameron รจ una galleria di intrecci narrativi, di situazioni e personaggi che spazia dal serio al faceto, dal tragico al comico, in una serie di quadri percorsi dal filo rosso del trionfo dellโintelligenza come somma virtรน. In questa prospettiva sorprendentemente moderna e laica, tre appaiono le forze che dominano le vicende umane: lโamore terreno, la fortuna e il denaro. Per questo suo fascino mondano, che ne fa per noi anche un essenziale documento della vita nel Trecento, fu addirittura inserito nel Cinquecento nellโIndice dei libri proibiti.
Giovanni Boccaccio
(1313-1375) visse principalmente a Napoli e a Firenze. ร considerato uno dei piรน grandi e originali narratori della letteratura mondiale; influenzรฒ molti scrittori della sua epoca, tra cui lโinglese Chaucer. Tra le sue opere in volgare, oltre al Decameron, si ricordano: Filocolo, Filostrato, Teseida, Ninfale dโAmeto, Amorosa visione, Elegia di madonna Fiammetta, Ninfale fiesolano, Corbaccio. Tra quelle in latino: De casibus virorum illustrium, De claris mulieribus, De genealogiis deorum gentilium.
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