Il viso, il ritratto, l'immagine, il corpo, la poesia, lo sguardo, il pensiero, la grazia, lo charme e il kairòs.
Rudolf Nureyev, Patty Smith, Julian Beck, Adonis,Gesualdo Bufalino, Giuseppe Sinopoli.
I “santissimi”, fanno parte di quelle persone che ci si rammari- ca di incontrare troppo raramente, ma alle quali non si smette di pensare poiché la vita non è qualcosa di personale. Solamen- te gli angeli e gli artisti possono ispirare squarci di pensiero analogo a quello che abbiamo provato in loro presenza e nella loro assenza. Nell'istante stesso in cui li abbiamo guardati, ri- presi e dipinti ci siamo innamorati della loro indicibile incom- piutezza e charme.
Carichi di bene, appagati secondo il mondo, ci sono sembrate e sembrati all'inizio di una re-incarnazione ideale. Che ci ha squadernato la loro creativa inquietudine, la loro resistenza alla desolazione: suggerendo i nostri esercizi di ammirazione.
La leggerezza, la gioia, il corpo, il viso, lo sguardo erano e ri- mangono il segno e l'ordine della loro essenza: l'illuminazione nella predestinazione e la traccia del transito sulla terra: tra patria e esilio.
Rolando Gualerzi