«La mente mente!» Non è solo un modo di dire. È, anche se pochi oggi se ne sono accorti, l’intuizione del limite a cui giunge la nostra capacità di accorgerci di ciò che sappiamo e di ciò che siamo. Da quel sistema psichico che chiamiamo «mente» e dai suoi principali strumenti, che sono le parole della nostra lingua, dipendono limiti artificiosi della nostra esistenza, vere e proprie prigioni in cui viviamo e alle quali ci adattiamo fin dall’infanzia. In questo libro, Sibaldi le descrive con precisione e spiega come uscirne: è semplice, ma estremamente avventuroso.