• Parigi nel XX secolo
• Viaggio al centro della Terra
• Dalla Terra alla Luna
• I figli del Capitano Grant
• Ventimila leghe sotto i mari
• Il giro del mondo in 80 giorni
• L’isola misteriosa
• Michele Strogoff
Introduzioni di Fabio Giovannini, Riccardo Reim, Giampaolo Rugarli
Edizioni integrali
Due episodi della vita di Jules Verne sono emblematici: a 11 anni scappò di casa e s’imbarcò come mozzo su una nave in partenza per le Indie. Quando il padre, al primo scalo, riuscì a riacciuffarlo, il ragazzo giurò che in futuro avrebbe viaggiato solo in sogno. Dieci anni dopo, nel 1849, il giovane Jules conobbe a Parigi il leggendario Alexandre Dumas. Jules Verne non mantenne la promessa fatta al padre: in vita sua viaggiò moltissimo, con la fantasia arrivò fino alla Luna e, al contrario del nostro Salgari – altro grande narratore di avventure, che non abbandonò mai il patrio suolo, - se ne andò parecchio in giro per il mondo: in Scozia, Scandinavia, in America e poi, divenuto ricco e famoso, percorse con il suo lussuoso yacht i sette mari. Scrisse moltissimo, e in questo emulò il grande Dumas, il maestro dalla vena narrativa inesauribile. Viaggiando respirava a pieni polmoni immagini, panorami, personaggi e poi, seduto allo scrittoio, li restituiva al mondo in forma letteraria, riplasmati dalla sua fantasia. Il vulcano dentro il quale inizia il Viaggio al centro della Terra probabilmente era uno di quelli che punteggiavano le regioni del Nord Europa; Ventimila leghe sotto i mari nacque dopo un viaggio attraverso l’Atlantico a bordo di un grande battello a vapore adibito alla posa di un cavo sottomarino. Sembra quasi che Verne non abbia mai perso la capacità che hanno i bambini di assorbire e trasformare la realtà con la fantasia. I suoi preziosi “giocattoli” però erano sempre all’avanguardia della scienza e della tecnica: il celeberrimo Nautilus è una macchina straordinaria che prefigura i moderni sommergibili atomici: lo scrittore infatti era attentissimo a recepire scoperte e innovazioni scientifiche del tempo, in alcuni casi le anticipava. Ma non fu mai un fanatico della scienza, conscio dei pericoli insiti nelle pur enormi e benefiche potenzialità. Il suo grande amore era il mare, e l’andare per mare. Gli oceani fluiti dalla sua penna sono mondi pieni di vita, ci sono animali, uomini, città sommerse; uomo fortunato, Jules Verne riuscì a soddisfare la sua passione e si godette, sognatore taciturno e riservato, molti anni a spasso per gli oceani, mentre il suo alter ego, il capitano Nemo, ne esplorava le profondità. Grazie anche alle tante trasposizioni cinematografiche dei romanzi e alle innumerevoli citazioni letterarie, l’avventura di Jules Verne continua.
Jules Verne
nacque a Nantes nel 1828.Nel 1848 si trasferì a Parigi attratto dalla intensa vita culturale della capitale, ma per ottenere il consenso del padre dovette continuare gli studi giuridici. Dal 1862, grazie al successo del primo libro, Cinque settimane in pallone (cui seguì Parigi nel XX secolo, pubblicato solo nel 1994), poté dedicarsi completamente alle sue due grandi passioni: scrivere e navigare. Dopo la pubblicazione di circa 60 opere e innumerevoli viaggi, Verne - ricchissimo e osannato ma sempre discreto e schivo - si ritirò ad Amiens in seguito a un misterioso attentato in cui era rimasto ferito. Morì nel 1905. La Newton Compton ha pubblicato Ventimila leghe sotto i mari, Il giro del mondo in 80 giorni, Viaggio al centro della Terra e il volume unico I grandi romanzi.