Lolita

È un bel romanzo che ad una certa categoria di lettori può riuscire ad appassionare, lo stile di Nabokov è inconfondibile e accattivante e la narrazione ha dei simpatici toni ironici e grotteschi, insomma è una lettura abbastanza godibile, l'unica cosa odiosa è il protagonista. Le sue s3ghe mentali sono noiose e pesanti da leggere, tralasciando Dolores e le "ninfette" si nota spesso nel romanzo che nutre quasi sempre disprezzo e opinioni negative per gli altri, e queste sue considerazioni (almeno per me) lo rendono antipatico. Senza contare che spesso sembri giustificare la sua p3d0filia con l'assurdo concetto delle ninfette e abusa Lolita molte volte nel romanzo. Certe volte mi viene in mente che sarebbe interessante leggere il romanzo anche dal punto di vista di Lolita, ma è probabile da come reagisca nel romanzo che sia ovviamente abbastanza traumatizzata dagli eventi che le capitano. In sintesi è un libro da 7 e mezzo, ne consiglio la lettura solo però a gente matura di mente

Bel libro. Humbert risulta antipatico più per il suo elitismo intellettuale che per l'orientamento sessuale. Il suo amore per Dolores sembra più l'amore per un simbolo, la ninfetta, che per una persona; e il confronto prima con Dick e poi con Quilty, che trattano Dolores per quello che è, e ai quali lei si dà genuinamente, lo pone davanti alla realtà e lo fa sbroccare. Nella postfazione Nabokov dice di non amare il simbolismo, e il romanzo sembra proprio scritto per farla finita una buona volta con il Roma

Il livello di scrittura è cosi elegante e poetico da far passare in secondo piano lo scandalo. Ed è vero, si arriva quasi a comprendere e perdonare il protagonista innamorato del suo sogno impossibile.