Come un organismo che guizza e respira, questo romanzo nato due volte nellâuniverso creativo di Nabokov â allâorigine in russo e quarantâanni dopo in inglese â vive nellâocchio che coglie il gesto piÚ remoto e piÚ preciso dellâesperienza comune, quello che infallibilmente colpirà il segno e accenderà la ÂĢscintilla sensorialeÂģ. Il naturalista incantatore si concentra sul dettaglio, lo isola, lo disperde, lo rifrange e con noncuranza ci restituisce una realtà chiara e non piÚ revocabile. In una Berlino immaginaria, riflessa nelle vetrine, nelle pozzanghere, nelle lenti degli occhiali e negli specchi â quelli che riverberano unâidentità molteplice e quelli che ingigantiscono e deformano i tratti â, Nabokov seziona e riassume tre figure e tre gradi della coscienza, tre stadi della percezione di sÊ e degli altri: dal malessere profondo e ottundente alla gretta volgarità con il suo lessico primitivo, fino a un intreccio piÚ sottile di aspettative e delusioni. Giocando con le visite a sorpresa di amanti e di mariti, con il trompe-lâÅil di falsi sbocchi e interpretazioni, con manichini semoventi e incidenti automobilistici, Nabokov ci descrive la bellezza vuota e rapace di una donna fredda, lâestasi labile e sgomenta di chi lâammira, la felice astrazione di chi guarda e non vede. "Re, donna, fante" è apparso dapprima in russo nel 1928 e poi in inglese nel 1968.